A Tokyo c’è la “polizia degli oggetti smarriti” con centri dove vengono etichettati, catalogati e inseriti nei database: il 70% viene restituito

A Tokyo, una metropoli con oltre 14 milioni di abitanti, la perdita di oggetti personali come portafogli, chiavi o ombrelli raramente si traduce in un problema. Grazie a un sistema altamente organizzato e alla cultura radicata del rispetto per la proprietà altrui, il recupero degli oggetti smarriti è quasi garantito. La polizia locale svolge un...

Nessuno a Tokyo penserebbe mai di appropriarsi di un oggetto perso: vengono consegnati alla polizia che li etichetta, cataloga e inserisce in un database garantendo un tasso di restituzione del 70%

@travelphotographer/Pixabay

A Tokyo, una metropoli con oltre 14 milioni di abitanti, la perdita di oggetti personali come portafogli, chiavi o ombrelli raramente si traduce in un problema. Grazie a un sistema altamente organizzato e alla cultura radicata del rispetto per la proprietà altrui, il recupero degli oggetti smarriti è quasi garantito.

La polizia locale svolge un ruolo cruciale, gestendo un efficiente centro dedicato esclusivamente alla raccolta, catalogazione e restituzione di questi articoli. Secondo Hiroshi Fujii, guida turistica di 67 anni, i visitatori stranieri rimangono spesso stupiti di riavere i propri effetti personali.

Questo sistema non si basa solo sull’efficienza delle autorità, ma anche su un’abitudine culturale trasmessa da generazioni: segnalare tempestivamente gli oggetti trovati negli spazi pubblici. I cittadini, infatti, considerano naturale consegnare ciò che trovano alla polizia, che poi smista gli articoli nei centri appositi.

C’è un piano intero dedicato agli ombrelli

Il centro


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