A Roma un viaggio tra i sapori del mare di Norvegia

Nei giorni scorsi la Capitale ha ospitato A taste of Norway, un viaggio del gusto tra i sapori del mare norvegese con i piatti del cuoco Ivano Ricchebono e del collega Vegard Følstad

Occasione speciale a Roma con “A taste of Norway” per scoprire il gusto unico di baccalà, stoccafisso e salmone dei mari nordici interpretato da un cuoco stellato genovese, Ivano Ricchebono, in amichevole e gustosa competizione con il collega dell’ambasciata norvegese Vegard Følstad.

Ivano Ricchebono

A Roma uno spicchio del mare di Norvegia

“A taste of Norway” è stato un vero e proprio viaggio tra i sapori dei prodotti ittici norvegesi organizzato dal Norwegian Seafood Council in collaborazione con la Reale Ambasciata di Norvegia. Il suo Ambasciatore, Johan Vibe, ha accolto gli ospiti nella sua residenza romana ed è stato nel suo giardino tra i pini che si è svolto l’evento, presentato dal giornalista e critico gastronomico Luca Sessa. I due rinomati cuochi in uno show cooking hanno proposto i loro piatti al sapore di mare, tra la tradizione nordica e i tratti innovativi dell’alta cucina contemporanea.

«Siamo davvero onorati di poter essere qui a Roma insieme a per promuovere il percorso culturale ed alimentare che portiamo avanti grazie alla nostra industria e ai nostri prodotti ittici, da sempre riconosciuti per l’alta qualità e sostenibilità – ha detto – Gunvar Lenhard Wie, direttore Italia del Norwegian Seafood Council – La Norvegia è stata e continuerà ad essere pioniera nel settore ittico e nella promozione dell’utilizzo responsabile delle acque per una crescita sostenibile».

Un percorso nel gusto

È stato un percorso nel gusto e nella cultura dei due Paesi, uniti da un legame storico proprio grazie al suo prodotto principe, il baccalà, frutto della trasformazione naturale dello Skrei, il merluzzo artico stagionale di cui la Norvegia è l’unica produttrice al mondo, in particolare nelle Isole Lofoten. Ne hanno parlato esperti come l’antropologa e storica della gastronomia Francesca Rocchi, che da tre anni gli dedica una fiera di successo nel quartiere romano della Garbatella, e Hiro, un cuoco giapponese naturalizzato italiano che ha spiegato come proprio dal mare di Norvegia e dai suoi spettacolari fiordi dalle acque purissime vengano il miglior salmone e i merluzzi che sono alla base della cucina d’Oriente.

 

Il prestigioso marchio Seafood from Norway

Il marchio “Seafood from Norway” rappresenta un simbolo di origine e di qualità di tutti i prodotti ittici norvegesi, pescati e allevati in maniera sostenibile nelle limpide acque fredde del Paese. Il connubio tra l’esperienza secolare e le tecnologie avanzate di cui la Norvegia dispone consente di promuovere uno sviluppo sicuro e salutare sia del pescato e sia delle colture. Al largo delle sue coste, la quantità di pescato è molto ampia e viene regolata sempre in un’ottica sostenibile come poche altre al mondo, per salvaguardare questo bene prezioso e garantire la produzione del pesce migliore. Sono prodotti buoni, naturali e sostenibili entrati nelle cucine di tutto il mondo e da secoli nella cucina italiana.

L’Italia vanta il primato dell’import

Non c’è regione, da nord a sud, che non vanti la sua ricetta, e alcune sono anche tutelate da confraternite, e l’Italia vanta il primato europeo dell’import. Ma, come ha ricordato l’Ambasciatore Johan Vibe, nella storia del baccalà c’è anche un determinante contributo italiano. Era il 1432, quando il mercante veneziano Piero Querini naufragò con i suoi 68 marinai al largo delle isole Lofoten. Fu questo pesce, salato o essiccato, a nutrirli e ad accompagnarli nel viaggio di ritorno. In Italia se ne diffuse la conoscenza e l’uso a partire dal 1563, quando il Concilio di Trento sancì l’obbligo di astinenza dalla carne per alcuni giorni, fino a quando divenne sempre più popolare, tanto da essere consacrato piatto italiano nel ricettario di Bartolomeo Scappi, cuoco di Pio V. Si trattava di stoccafisso (stock fish, pesce bastone perchè, seccato al vento del Nord, diventava durissimo) ma tutt’ora in Veneto viene chiamato baccalà. Con questo nome si definisce invece tecnicamente lo stesso pesce, ma messo sotto sale. Ma la sua storia ha radici molto più antiche se è vero che, come mostrano alcuni reperti archeologici, questo pesce conservato fosse alla base dell’alimentazione dei vichinghi durante le loro scorribande in mare e che fosse usato nei porti come merce di scambio.

Gli ambasciatori del gusto del mare di Norvegia

Ivano Ricchebono è da tre anni ambasciatore dello Stoccafisso di Norvegia per la sua capacità di esaltare la semplicità e le potenzialità di questa materia prima nonchè per la creatività nell’unire la tradizione e l’innovazione. Con baccalà e salmone ha preparato, con qualche felice contaminazione con la sua cucina ligure, piatti come lo Stoccafisso al vapore con spuma di patate quarantine e quello “accomodato” alla genovese con soffritto e un tocco di concentrato di pomodoro popolarissimo, come ha precisato, come piatto di Quaresima. Anche il collega dell’Ambasciata Norvegese, Vegard Følstad, ha dimostrato come i prodotti ittici norvegesi siano versatili e gustosi, rispondendo alla sfida con Salmone marinato con sfere di mela verde e cetriolo in salsa di panna acida e con lo Stufato di stoccafisso con cipolla e olive nere.

«Parlando di cibo si parte sempre dalla sua cultura – ha sottolineato Luca Sessa – È un piacere e tale deve rimanere, ma rappresenta sempre l’identità di un popolo». E i prodotti ittici norvegesi oltre ad essere una gioia per il palato sono anche una preziosa fonte di nutrienti e di elementi benefici, come proteine ad alto valore biologico, vitamine, in particolare la B12 e la D, minerali come ferro, potassio e fosforo e i benefici acidi grassi come l’Omega 3.

L’evento “A Taste of Norway”, in collaborazione con il Norwegian Seafood Council, si inserisce all’interno dell’Artic Tales, una rassegna di eventi e manifestazioni alla scoperta dell’Artico dal punto di vista antropologico, culturale e sociale promossi da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Reale Ambasciata di Norvegia a Roma. Due sono le mostre in corso al Museo di Trastevere su reportage fotografici di Valentina Tamborra, un racconto attraverso le immagini alla scoperta dei confini e dei territori del Nord della Norvegia.


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