Finti giornalisti, AI e video deepfake: le nuove armi della macchina della disinformazione del Cremlino
L'inchiesta del New York Times sulle nuove tecniche adottate dalla Russia di Putin per screditare l'Ucraina e far vacillare il sostegno occidentale
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La disinformazione creata ad arte dal Cremlino non è certo una novità. C’è una storia però che rischia di diventare la nuova punta di diamante della complessa operazione di controllo dell’informazione orchestrata dal regime di Vladimir Putin. A rivelarla è il New York Times, secondo cui il Cremlino sarebbe arrivato addirittura a creare un falso giornalista d’inchiesta, che lavora a (finte) inchieste con informazioni ottenute dall’intelligenza artificiale. Lo scorso agosto, inizia a circolare il video di un presunto giornalista investigativo. Si chiama Mohamed al-Alawi e si presenta con un grande scoop: la suocera del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha comprato una villa a El Gouna, sul Mar Rosso. La storia, neanche a dirlo, non era vera, ma riesce comunque a
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