Nestlé: troppo cibo spazzatura, ora anche gli azionisti chiedono prodotti più sani
Si è parlato spesso dei prodotti delle grandi multinazionali che il più delle volte sono decisamente insalubri, è il caso ad esempio della gran parte delle referenze Nestlé. Forse ricorderete che, secondo una recente ricerca condotta da Unicef-Oxford, il 75% dei ricavi di questa multinazionale derivano dalla vendita di snack ad alto contenuto di sale,...
Gli azionisti di Nestlé, guidati da ShareAction, chiedono l’impegno della multinazionale nell’aumentare la quota di vendite provenienti da cibi più sani (al momento ben il 75% del portfolio dell’azienda è rappresentato da cibo spazzatura)
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Si è parlato spesso dei prodotti delle grandi multinazionali che il più delle volte sono decisamente insalubri, è il caso ad esempio della gran parte delle referenze Nestlé. Forse ricorderete che, secondo una recente ricerca condotta da Unicef-Oxford, il 75% dei ricavi di questa multinazionale derivano dalla vendita di snack ad alto contenuto di sale, zucchero e grassi. In parole povere, da cibi malsani.
Ora però, qualcosa si sta muovendo e un’alleanza di investitori, guidata dall’organizzazione ShareAction, sta esercitando pressioni su Nestlé affinché stabilisca un obiettivo globale per aumentare la quota di vendite provenienti da prodotti più salutari.
La proposta sarà discussa e votata durante l’Assemblea Generale Annuale di Nestlé il 18 aprile prossimo, come riportato dal Financial Times. Gli
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