
Plastica, meno riciclo e più riuso: perché il regolamento UE sugli imballaggi è necessario (anche se fortemente contrastato)
La proposta di regolamento Ue, che punta a ridurre gli imballaggi, è stata salutata con ottimismo da ambientalisti e da chiunque abbia a cuore il futuro del Pianeta. L’ambizioso obiettivo è arrivare a un taglio del 15% di questi rifiuti entro il 2040 nei Paesi del Vecchio Continente, ma non solo; il testo adottato a...
Il regolamento Ue sulla riduzione degli imballaggi sta facendo tremare le industrie italiane, in particolare quelle della Packaging Valley (in Emilia-Romagna). In realtà, però, l’economia circolare porterebbe a una serie di vantaggi non solo per l’ambiente, ma anche per la creazione di nuovi posti di lavoro
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La proposta di regolamento Ue, che punta a ridurre gli imballaggi, è stata salutata con ottimismo da ambientalisti e da chiunque abbia a cuore il futuro del Pianeta. L’ambizioso obiettivo è arrivare a un taglio del 15% di questi rifiuti entro il 2040 nei Paesi del Vecchio Continente, ma non solo; il testo adottato a fine anno dal Parlamento europeo incoraggia innanzitutto il riuso.
Ad esempio, le aziende saranno chiamate a offrire una certa percentuale dei loro prodotti – dai pasti d’asporto agli acquisti online – ai consumatori in confezioni riutilizzabili o ricaricabili.
L’Italia si oppone al regolamento
La svolta sostenibile, però, ha creato parecchio malcontento in Italia,
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