
I fiumi dell’Alaska stanno diventando arancioni (e potrebbe essere il sintomo di un “collasso”)
Arancione brillante, ruggine viva. Il diffuso disgelo del permafrost, l’erosione indotta dal disgelo e gli incendi boschivi hanno alterato la concentrazione e il flusso di carbonio organico, nutrienti e tracce di metalli nei fiumi artici. Ragione per cui, qui, in questa parte di mondo che sembrava incontaminata, i corsi d’acqua sono pieni di minerali di...
I corsi d’acqua in Alaska stanno diventando arancioni a causa del ferro e dell’acido solforico. Gli scienziati stanno cercando di capire perché e, soprattutto, se si tratta di un fenomeno passeggero
Arancione brillante, ruggine viva. Il diffuso disgelo del permafrost, l’erosione indotta dal disgelo e gli incendi boschivi hanno alterato la concentrazione e il flusso di carbonio organico, nutrienti e tracce di metalli nei fiumi artici. Ragione per cui, qui, in questa parte di mondo che sembrava incontaminata, i corsi d’acqua sono pieni di minerali di ferro ossidati e, in molti casi, acidi.
Proprio così: negli ultimi mesi, molti fiumi artici stanno diventando arancioni a causa – secondo quanto riportato dagli scienziati del National Park – della progressiva scomparsa del permafrost, cioè quello strato di suolo che normalmente resta congelato perennemente.
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Cambiamento di colore e non solo: con il suo scioglimento, il permafrost artico sta rilasciando nell’atmosfera enormi quantità di gas metano altamente inquinante.
Gli studi
Il motivo, insomma, di questo cambiamento di colore
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