Fermiamo la mattanza dei 1500 cervi nel Parco dello Stelvio, la petizione
Nel Parco Nazionale dello Stelvio, area protetta nel cuore delle Alpi centrali, sterminare la fauna selvatica a fucilate fa ora parte delle iniziative a tutela dell’ecosistema. È così per i cervi, la cui densità della popolazione e gli impatti sull’ambiente hanno spinto l’amministrazione a dare il via agli abbattimenti selettivi nel settore trentino. A prevederlo...
Il Piano di controllo della popolazione di cervo nel settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio prevede l’abbattimento di migliaia di esemplari. Le associazioni sono in rivolta e chiedono all’Ente Parco e alla Provincia autonoma di Trento di fermare questa strage efferata
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Nel Parco Nazionale dello Stelvio, area protetta nel cuore delle Alpi centrali, sterminare la fauna selvatica a fucilate fa ora parte delle iniziative a tutela dell’ecosistema. È così per i cervi, la cui densità della popolazione e gli impatti sull’ambiente hanno spinto l’amministrazione a dare il via agli abbattimenti selettivi nel settore trentino.
A prevederlo è il Progetto Cervo, realizzato attraverso la cooperazione tra l’Ente Parco e la Provincia Autonoma di Trento con la partecipazione del Servizio faunistico e dell’Associazione cacciatori trentini tra l’altro.
Tale piano prevede la rimozione di fino a 1500 cervi in 5 anni con prelievi sperimentali di 100-180 ungulati all’anno nei primi 2 anni.
A ucciderli e a rivendere la loro carne saranno 100 cacciatori, definiti coadiuvanti per le attività di controllo del Cervo, che hanno ricevuto una apposita formazione
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