Conosci il Kangina? L’antichissimo metodo di conservazione dell’uva in un guscio di terracotta
Conservare alimenti freschi, come frutta e ortaggi, per lunghi periodi di tempo ha rappresentato da sempre una grande sfida per l’essere umano sin dall’inizio della sua vita sedentaria. Diversamente dai primi ominidi che praticavano il nomadismo e consumavano frutti spontanei raccolti durante gli spostamenti, le prime comunità stanziatesi definitivamente in un luogo si sono dovute...
Una antichissima tecnica di conservazione della frutta, ancora oggi praticata in Afghanistan: stiamo parlando della Kangina
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Conservare alimenti freschi, come frutta e ortaggi, per lunghi periodi di tempo ha rappresentato da sempre una grande sfida per l’essere umano sin dall’inizio della sua vita sedentaria.
Diversamente dai primi ominidi che praticavano il nomadismo e consumavano frutti spontanei raccolti durante gli spostamenti, le prime comunità stanziatesi definitivamente in un luogo si sono dovute sin da subito confrontare con la necessità di fare provviste per l’inverno e conservare i frutti della terra per periodi più lunghi.
Ecco che, nelle diverse parti del mondo, sono stati messi a punto dei sistemi per la conservazione dei cibi freschi – alcuni dei quali sono utilizzati ancora oggi, portando avanti una tradizione che dura da millenni.
Un esempio ci arriva dall’Afghanistan, dove ancora oggi si utilizza un sistema di conservazione della frutta fresca – in particolare, dell’uva – che permette di conservare il sapore dell’estate fino a sei mesi.
Che cos’è la Kangina
La situazione climatica dell’Afghanistan è particolarmente ostica alle
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