
Perché dobbiamo iniziare a preoccuparci delle co-estinzioni (e cosa c’entra il cambiamento climatico)
Sebbene i media abbiano enfatizzato più il dato numerico della perdita di diversità, in realtà lo scopo originale dello studio era quello di esplorare i meccanismi che portano a tale perdita. Specialmente il ruolo delle interazioni ecologiche non è chiaro, per via del fatto che ottenere dati su reti trofiche e dipendenze fra specie a...
A che ritmi sta avanzando la perdita di biodiversità sulla Terra? La risposta è tutt’altro che rassicurante. Il nostro Pianeta, infatti, rischia di perdere oltre un decimo dei vertebrati terrestri (rettili, anfibi, mammiferi e uccelli) entro la fine del secolo. A metterci in guardia su questo drammatico scenario un nuovo studio, unico nel suo genere, che approfondisce la questione delle co-estinzioni di massa, di cui si parla ancora decisamente poco nonostante il loro pesante impatto sulla vita terrestre. A guidare la ricerca Giovanni Strona, ricercatore italiano presso il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea. È proprio il dottor Strona a snocciolare su GreenMe i dati più interessanti emersi dallo studio e a spiegarci perché è così cruciale in questo momento storico.
@niserin/123rf
Sebbene i media abbiano enfatizzato più il dato numerico della perdita di diversità, in realtà lo scopo originale dello studio era quello di esplorare i meccanismi che portano a tale perdita. Specialmente il ruolo delle interazioni ecologiche non è chiaro, per via del fatto che ottenere dati su reti trofiche e dipendenze
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