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La Fifa tace sul destino dei calciatori iraniani che non hanno cantato l’inno. Cosa rischiano al ritorno?

La Fifa tace sul destino dei calciatori iraniani che non hanno cantato l’inno nazionale e che tornati in Patria rischiano di assaggiare la dura repressione che il regime riserva ai dissidenti. Del resto la Fifa appare solo preoccupata di non offendere gli emiri che hanno organizzato il Mondiale. Ne fa fede, come ricorda oggi la […]
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La Fifa tace sul destino dei calciatori iraniani che non hanno cantato l’inno nazionale e che tornati in Patria rischiano di assaggiare la dura repressione che il regime riserva ai dissidenti. Del resto la Fifa appare solo preoccupata di non offendere gli emiri che hanno organizzato il Mondiale. Ne fa fede, come ricorda oggi la Verità, il divieto di cucire l’innocua scritta «Love» all’altezza del collo sulla maglia da trasferta della nazionale belga. “In verità – sottolinea ancora il giornale di Belpietro – la Fifa non ha dovuto sforzarsi troppo per dissuadere le nazionali europee che erano intenzionate a protestare contro gli stereotipi e la criminalizzazione dell’omosessualità in Qatar attraverso i colori dell’arcobaleno, poiché dei 6 miliardi di dollari che la Fifa incasserà, le federazioni riceveranno la loro bella fetta della torta”.

I retroscena sull’assegnazione dei Mondiali al Qatar

E tanto basta per dimenticare i diritti civili. Del resto l’assegnazione dei Mondiali al Qatar nasconde retroscena che la trasmissione Report ha svelato.  Sul piatto, ricostruisce il sito Eurosport, non solo il Mondiale, ma anche le armi francesi e il futuro del Paris Saint-Germain. Dietro al processo di assegnazione infatti, “tre attori protagonisti avrebbero mosso le loro pedine con estrema segretezza. Il primo attore in questione è Tamim bin Hamad Al Thani, attuale emiro del Qatar col pallino del calcio (realizzare un Mondiale in Qatar è sempre stato il sogno del padre, bin Khalifa). Il secondo è una vecchia conoscenza del calcio: Michel Platini, ex presidente UEFA e collante di questa trattativa. Il terzo infine, è il coordinatore tra le parti: l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy”.

Un’inchiesta francese – continua il sito –  “ha poi rivelato le carte giocate da ciascun attore sul tavolo dell’Eliseo: Sarkozy, tramite il potere di Platini, avrebbe “scambiato” il Mondiale 2022


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