
Gas e petrolio russi: chi in Europa compra ancora e quanto paga?
All’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina, Bruxelles ha promesso di liberarsi dalla dipendenza energetica dal Cremlino. E i dati, almeno a prima vista, sembrano confortanti: dal 45% di gas e dal 27% di petrolio che Mosca garantiva all’Europa nel 2021, si è scesi nel 2024 rispettivamente al 19% e al 3%. Una riduzione storica, rapidissima, che ha...
Dopo oltre due anni di guerra e pacchetti di sanzioni, l’Europa non ha ancora tagliato del tutto il cordone energetico con Mosca. Lo raccontano i dati del Centro per la ricerca sull’energia e l’aria pulita (CREA)
3 Ottobre 2025
@Canva
All’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina, Bruxelles ha promesso di liberarsi dalla dipendenza energetica dal Cremlino. E i dati, almeno a prima vista, sembrano confortanti: dal 45% di gas e dal 27% di petrolio che Mosca garantiva all’Europa nel 2021, si è scesi nel 2024 rispettivamente al 19% e al 3%. Una riduzione storica, rapidissima, che ha segnato la svolta energetica del continente.
Ma i numeri del Centro per la ricerca sull’energia e l’aria pulita (CREA) raccontano un’altra verità, una storia fatta di eccezioni, di vie d’accesso legali non sanzionate e di flussi economici che continuano ad alimentare la macchina da guerra russa. Solo ad agosto 2025 l’Ue ha ancora versato alla Russia 1,2 miliardi di euro per gas e petrolio. Una cifra enorme,
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