La storia dimenticata di Wobo, la bottiglia di birra Heineken che si trasformava in mattone ecologico

Nel 1963, Heineken lanciò un’idea brillante che oggi sarebbe considerata perfettamente in linea con la transizione ecologica: una bottiglia di birra progettata per trasformarsi in mattone. Si chiamava WOBO, acronimo di World Bottle, e avrebbe potuto ridurre i rifiuti e allo stesso tempo contribuire alla costruzione di piccoli edifici. Non era un sogno da fantascienza:...

Economia Circolare

Negli anni Sessanta Heineken inventò la WOBO, una bottiglia in vetro pensata per diventare un mattone ecologico: un progetto troppo visionario per l’epoca, ma che oggi torna attuale

Ilaria Rosella Pagliaro

28 Settembre 2025

©Heineken

Nel 1963, Heineken lanciò un’idea brillante che oggi sarebbe considerata perfettamente in linea con la transizione ecologica: una bottiglia di birra progettata per trasformarsi in mattone. Si chiamava WOBO, acronimo di World Bottle, e avrebbe potuto ridurre i rifiuti e allo stesso tempo contribuire alla costruzione di piccoli edifici.

Non era un sogno da fantascienza: il prototipo esiste davvero, e sono state prodotte 100.000 bottiglie. Ma poi qualcosa si è fermato. E la storia di questa invenzione è finita dimenticata.

Com’è nata la WOBO

L’idea prende forma all’inizio degli anni Sessanta, quando Alfred “Freddy” Heineken, durante una visita a Curaçao, nota con fastidio che le spiagge dell’isola sono invase dai rifiuti, tra cui tantissime bottiglie di birra vuote della sua stessa azienda.
Lì nasce l’intuizione:


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