
“L’Amazzonia non è in vendita”: i popoli indigeni si ribellano al piano petrolifero dell’Ecuador
In Ecuador cresce la resistenza dei popoli indigeni contro il piano del governo di mettere all’asta 49 nuovi blocchi petroliferi in Amazzonia. Un progetto che, secondo le comunità, viola diritti costituzionali e ignora il referendum sul Parco Yasuní, in cui il 59% dei cittadini aveva votato per lasciare il petrolio sottoterra. La protesta si intreccia...
In Ecuador cresce la resistenza contro il piano del governo di mettere all’asta 49 nuovi blocchi petroliferi in Amazzonia, 18 dei quali si sovrappongono alle terre ancestrali di sette popoli indigeni. Un progetto che, secondo le comunità, viola la Costituzione e tradisce il referendum sul Parco Yasuní
26 Settembre 2025
@Amazon Watch
In Ecuador cresce la resistenza dei popoli indigeni contro il piano del governo di mettere all’asta 49 nuovi blocchi petroliferi in Amazzonia. Un progetto che, secondo le comunità, viola diritti costituzionali e ignora il referendum sul Parco Yasuní, in cui il 59% dei cittadini aveva votato per lasciare il petrolio sottoterra.
La protesta si intreccia con lo sciopero nazionale contro il taglio ai sussidi del diesel, segno di un modello che punta ancora sui fossili a discapito di ambiente e giustizia sociale.
Leggi anche: Aiutiamo gli indigeni dell’Ecuador a far rispettare il referendum per fermare le estrazioni di petrolio in Amazzonia
Ora, ben sette popoli indigeni dell’Amazzonia ecuadoriana hanno denunciato
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