
Scioperare e protestare non è mai inutile: quando scendere in piazza ha cambiato il corso della storia
Oggi, 22 settembre, l’Italia si ferma per lo sciopero generale proclamato dai sindacati di base. Trasporti, scuole, porti, logistica, taxi: interi settori si uniscono in una mobilitazione che riguarda tutte e tutti. Non si tratta solo di una giornata di disagi, ma di un atto politico, simbolico e collettivo. Perché ogni sciopero porta con sé...
Scioperare e protestare resta uno strumento fondamentale di democrazia attiva. La storia lo dimostra: dalle lotte operaie del Novecento alle marce per i diritti civili negli Stati Uniti, dalle proteste contro la guerra in Vietnam alla caduta del Muro di Berlino, fino ai movimenti climatici di oggi. Ogni piazza ha contribuito a cambiare equilibri politici e sociali. Per questo, anche oggi, fermarsi e manifestare significa dire no all’indifferenza e affermare che il cambiamento nasce anche dalla partecipazione collettiva
22 Settembre 2025
@GreenMe
Oggi, 22 settembre, l’Italia si ferma per lo sciopero generale proclamato dai sindacati di base. Trasporti, scuole, porti, logistica, taxi: interi settori si uniscono in una mobilitazione che riguarda tutte e tutti. Non si tratta solo di una giornata di disagi, ma di un atto politico, simbolico e collettivo. Perché ogni sciopero porta con sé una verità semplice: protestare non è mai inutile. La storia dimostra che scendere in piazza, fermarsi e alzare la voce può
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