
Pesci avvelenati dai PFAS: così le sostanze chimiche per sempre stanno contaminando le acque in Europa
Poco distante da Padova, nel Veneto, nel canale Fossa Monselesana, si registra uno dei livelli più alti in Italia di contaminazione da PFOS (acido perfluoroottansulfonico) in pesci selvatici (69,1 microgrammi per chilo, quasi 900 volte oltre il nuovo limite di sicurezza proposto dall’Ue). Da lì, poco lontano, il corso d’acqua a Campagna Lupia, nella laguna...
Un nuovo rapporto rivela l’entità scioccante della contaminazione da PFAS nei pesci e nelle acque d’Europa. I PFAS continuano a inquinare gli ecosistemi di acqua dolce e costieri in tutta l’Ue. In Italia il triste primato spetta al Veneto
11 Settembre 2025
Poco distante da Padova, nel Veneto, nel canale Fossa Monselesana, si registra uno dei livelli più alti in Italia di contaminazione da PFOS (acido perfluoroottansulfonico) in pesci selvatici (69,1 microgrammi per chilo, quasi 900 volte oltre il nuovo limite di sicurezza proposto dall’Ue). Da lì, poco lontano, il corso d’acqua a Campagna Lupia, nella laguna sud di Venezia, rappresenta un’altra area ad alta contaminazione. Ed è così, con valori simili, nel resto d’Europa.
È quanto emerge dal dossier “Sostanze chimiche che avvelenano le acque e i pesci d’Europa: la punta dell’iceberg dei PFAS”, dell’European Environmental Bureau (EEB), che lancia l’allarme: i pesci selvatici europei contengono quantità di queste sostanze fino a 10 mila volte superiori ai limiti di sicurezza proposti
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