
Stabilimenti balneari quasi deserti: cifre folli fino a 1.500€ al giorno (e il mare diventa un lusso)
È su tutte le pagine dei giornali: l’Italia, terra di villeggianti e vacanzieri in costume, non va più al mare. Mentre per alcuni è colpa del caro prezzi sotto l’ombrellone e per altri di un Paese assolutamente non competitivo a livello turistico, c’è chi incalza: “sono solo polemiche, il turismo in Italia va alla grande”....
Le presenze negli stabilimenti balneari crollano tra aumenti di prezzi, consumi in calo e polemiche sulla gestione del settore. Balneari e consumatori si rimpallano le responsabilità, mentre il comparto punta tutto su agosto per recuperare la stagione.
12 Agosto 2025
È su tutte le pagine dei giornali: l’Italia, terra di villeggianti e vacanzieri in costume, non va più al mare. Mentre per alcuni è colpa del caro prezzi sotto l’ombrellone e per altri di un Paese assolutamente non competitivo a livello turistico, c’è chi incalza: “sono solo polemiche, il turismo in Italia va alla grande”.
Qual è la verità? Beh, quella dettata dai dati: secondo il Sindacato Italiano Balneari (Sib) a luglio si è registrato, in media, un calo delle presenze in spiaggia del 15%, con picchi del 25% in regioni come Emilia-Romagna e Calabria. Ma non va meglio per regioni come la Toscana o il Lazio.
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