L’alleanza che non ti aspetti: Standard Chartered e le tribù amazzoniche uniti da un accordo milionario per la foresta pluviale

Sembra la trama di un film, invece è una delle più innovative strategie di finanza sostenibile mai tentate. Da un lato, uno dei più grandi gruppi bancari internazionali, la britannica Standard Chartered. Dall’altro, le comunità indigene e locali dello Stato di Acre, nell’Amazzonia brasiliana. In mezzo, un accordo che potrebbe riscrivere le regole della conservazione...

La banca multinazionale britannica venderà crediti di carbonio per conto dello stato di Acre. Un patto che destina il 72% dei ricavi alle comunità locali per proteggere l’Amazzonia dalla deforestazione e promuovere uno sviluppo realmente sostenibile

Riccardo Liguori

8 Agosto 2025

@Canva

Sembra la trama di un film, invece è una delle più innovative strategie di finanza sostenibile mai tentate. Da un lato, uno dei più grandi gruppi bancari internazionali, la britannica Standard Chartered. Dall’altro, le comunità indigene e locali dello Stato di Acre, nell’Amazzonia brasiliana. In mezzo, un accordo che potrebbe riscrivere le regole della conservazione ambientale: un patto per trasformare la protezione della foresta in un motore di sviluppo economico e sociale.

La notizia è di quelle che segnano un prima e un dopo. Standard Chartered ha firmato un accordo di cinque anni con il governo di Acre per diventare il venditore esclusivo dei crediti di carbonio generati dalla protezione delle sue foreste. La banca stima che già nel 2026 potrebbero arrivare


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