
Hai nostalgia delle estati anni ’90? Ecco 15 cose che ci mancano da morire
I Millennials, ovvero i nati tra il 1981 e il 1996, sanno bene cosa vuol dire avere nostalgia vera. Non quella costruita dai filtri Instagram, ma quella fatta di giornate infinite senza Wi-Fi, di sabbia nelle scarpe e ginocchia sbucciate, di amori estivi scritti sul diario con la penna glitterata e di amicizie che pensavi...
I Millennials, ovvero i nati tra il 1981 e il 1996, sanno bene cosa vuol dire avere nostalgia vera. Non quella costruita dai filtri Instagram, ma quella fatta di giornate infinite senza Wi-Fi, di sabbia nelle scarpe e ginocchia sbucciate, di amori estivi scritti sul diario con la penna glitterata e di amicizie che pensavi sarebbero durate per sempre.
Negli anni ’90 l’estate era tangibile, viva, piena di colori fluo, profumi di cocco e hit da cantare a squarciagola. Se anche tu rimpiangi quelle estati sincere, ecco 15 cose che ci mancano da morire.
Il walkman (e poi il lettore CD)
Era l’accessorio dell’estate, con le cuffie spugnose arancioni e le cassette registrate da Radio Deejay o 105, era tutto un “shh, parte la mia canzone”. Poi sono arrivati i lettori CD portatili, ma bastava una buca sul marciapiede e la traccia saltava: in spiaggia vinceva sempre il vecchio, affidabile mangiacassette.
La compilation del Festivalbar
Rosse o blu, ogni anno erano due, le compilation del Festivalbar erano lo specchio perfetto dell’estate: da Corona a Alexia, passando per gli Eiffel
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