
Taxi e cani guida per ciechi: cosa dice la legge?
Taxi e cani guida per ciechi: leggi, regole e diritti da conoscere qualora il tassista rifiuti il trasporto a bordo dell'animale
Un episodio accaduto di recente a Milano, con un tassista che si è rifiutato di far salire il cane guida di un non vedente, ha riportato l’attenzione sulle norme che regolano il trasporto dei cani sui taxi, soprattutto se si tratta di cani guida per ciechi. Cosa prevede la legge in questi casi? Continua a leggere per tutte le risposte.
CANI SUI TAXI: COSA DICE LA LEGGE
Occorre fare innanzitutto una premessa: sebbene in Italia il taxi svolga un servizio pubblico di trasporto passeggeri, il veicolo adibito a taxi è un mezzo privato di proprietà del tassista o del consorzio di cui eventualmente fa parte. Di conseguenza le regole del taxi sono diverse da quelle dei mezzi di trasporto pubblico come bus e tram, in quanto sono stabilite dal tassista stesso (o dal consorzio) quale proprietario del veicolo.
Detto questo, attualmente non esiste una legge che vieti il trasporto di animali sul taxi: è dunque facoltà del tassista o della società che opera il servizio taxi quella di far salire o no il cane (o il gatto). Di conseguenza, se si prenota il taxi in anticipo, è sempre meglio
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