
A2A e Qarnot scaldano Brescia con il calore dei data center: così l’energia digitale diventa bene comune
Dal calcolo computazionale al riscaldamento domestico, passando per la sostenibilità urbana: a Brescia il digitale non consuma, ma restituisce. Nel ventre della centrale Lamarmora, storica infrastruttura di teleriscaldamento della città lombarda, sta infatti prendendo forma un’innovazione che ha il potenziale di ridefinire il rapporto tra tecnologia e ambiente: un data center che, anziché dissipare calore, lo...
Una nuova infrastruttura nella città lombarda mostra come innovazione digitale e sostenibilità possano integrarsi per ridurre le emissioni urbane e riscaldare le case senza gas fossili
27 Giugno 2025
@Canva
Dal calcolo computazionale al riscaldamento domestico, passando per la sostenibilità urbana: a Brescia il digitale non consuma, ma restituisce.
Nel ventre della centrale Lamarmora, storica infrastruttura di teleriscaldamento della città lombarda, sta infatti prendendo forma un’innovazione che ha il potenziale di ridefinire il rapporto tra tecnologia e ambiente: un data center che, anziché dissipare calore, lo trasforma in risorsa termica per la città. Il progetto, realizzato da A2A, società multiservizi italiana che opera nei settori ambiente, energia, calore, reti e tecnologie per le città, in collaborazione con la società francese Qarnot, è il primo in Italia a integrare un sistema di raffreddamento a liquido collegato direttamente alla rete di teleriscaldamento urbana.
Un’idea semplice nella sua logica, ma radicale nella visione: il calore generato dai server non viene disperso, ma recuperato fino a temperature
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