Più di un terzo dei nidi dei rondoni è contaminato da plastica (nonostante raramente tocchino il suolo)

L’aria, un tempo simbolo di purezza e libertà, oggi non è più immune all’inquinamento da plastica. Un recente studio condotto da un team di ricercatori europei, con la partecipazione della Stazione ornitologica svizzera di Sempach, ha rivelato un dato allarmante: oltre il 36% dei nidi dei rondoni esaminati contenevano frammenti di plastica. E questo nonostante...

Animali selvatici

Anche il cielo non è più sicuro: lo dimostra uno studio che ha rivelato come oltre il 36% dei nidi dei rondoni esaminati contenevano frammenti di plastica

Rebecca Manzi

5 Giugno 2025

@pau.artigas/Wikipedia

L’aria, un tempo simbolo di purezza e libertà, oggi non è più immune all’inquinamento da plastica. Un recente studio condotto da un team di ricercatori europei, con la partecipazione della Stazione ornitologica svizzera di Sempach, ha rivelato un dato allarmante: oltre il 36% dei nidi dei rondoni esaminati contenevano frammenti di plastica. E questo nonostante i rondoni siano tra gli uccelli che passano più tempo in volo, raccogliendo i materiali per il nido direttamente nell’aria.

Il fenomeno è stato osservato analizzando 487 nidi in sette Paesi europei, tra cui la Svizzera. Le specie coinvolte sono tre, tutte appartenenti alla famiglia dei rondoni. Il caso più eclatante è quello del rondone pallido, che ha mostrato una contaminazione addirittura nell’85% dei nidi, un dato che gli esperti attribuiscono alla


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