Magnolia, il fossile vivente che si riproduce da 90 milioni di anni senza api (perché ancora non esistevano)
Nel mondo vegetale esistono organismi capaci di raccontare storie antichissime, testimoni silenziosi dell’evoluzione della vita sul pianeta. Tra questi, la magnolia è senza dubbio una delle specie più affascinanti. Definita dagli scienziati un “fossile vivente”, questa pianta ha origini che risalgono a oltre 90 milioni di anni fa, ben prima che comparissero le api. In...
Resistente, profumata e impollinata dai coleotteri: la magnolia conserva ancora oggi le stesse strategie evolutive che usava 90 milioni di anni fa
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Nel mondo vegetale esistono organismi capaci di raccontare storie antichissime, testimoni silenziosi dell’evoluzione della vita sul pianeta. Tra questi, la magnolia è senza dubbio una delle specie più affascinanti. Definita dagli scienziati un “fossile vivente”, questa pianta ha origini che risalgono a oltre 90 milioni di anni fa, ben prima che comparissero le api.
In quell’epoca remota, i principali impollinatori non erano le api né le farfalle, ma i coleotteri, insetti robusti e poco delicati, ma cruciali per la sopravvivenza delle prime piante da fiore. Per affrontare le “maniere forti” di questi insetti, le magnolie hanno sviluppato nel tempo caratteristiche uniche che ancora oggi le contraddistinguono.
Fiori antichi e resistenti
La morfologia dei fiori di magnolia è profondamente legata alla sua storia evolutiva. A differenza di molte piante moderne, che attirano le api con colori vivaci e abbondante nettare, la magnolia adotta una strategia completamente diversa. I suoi fiori sono grandi, robusti, con petali
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