
Questi misteriosi cerchi di pietra su una remota isola scozzese rivelano un’anitca civiltà dimenticata prima di Stonehenge
Sull’isola di Skye, tra le più remote delle Ebridi Interne scozzesi, un team di archeologi ha portato alla luce indizi sorprendenti che potrebbero riscrivere la storia delle migrazioni umane nel nord Europa. Strumenti in pietra e allineamenti circolari sommersi suggeriscono che gruppi di cacciatori-raccoglitori abbiano abitato la regione ben oltre 10.000 anni fa, molto prima...
Una straordinaria scoperta archeologica sull’isola di Skye suggerisce che gruppi di cacciatori-raccoglitori potrebbero aver abitato la Scozia più di 10.000 anni fa, anticipando Stonehenge e sfidando le convinzioni sul passato umano del nord Europa
©The Journal of Quaternary Science
Sull’isola di Skye, tra le più remote delle Ebridi Interne scozzesi, un team di archeologi ha portato alla luce indizi sorprendenti che potrebbero riscrivere la storia delle migrazioni umane nel nord Europa. Strumenti in pietra e allineamenti circolari sommersi suggeriscono che gruppi di cacciatori-raccoglitori abbiano abitato la regione ben oltre 10.000 anni fa, molto prima dell’erezione di Stonehenge e dell’avvento dell’agricoltura.
Strumenti in pietra e allineamenti circolari sommersi
La ricerca, guidata dall’archeologa Karen Hardy dell’Università di Glasgow, ha richiesto oltre otto anni di lavoro lungo le coste battute dal vento dell’isola di Skye. A South Cuidrach, nella parte settentrionale dell’isola, sono stati rinvenuti decine di strumenti in pietra finemente lavorati, tra cui lame, burini e raschiatoi. Questi utensili, realizzati con fango pietrificato locale, presentano uno stile simile a quello della cultura Ahrensburgiana, diffusa tra la Germania settentrionale e
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