
Piantare l’acqua piovana: una tecnica ancestrale che oggi può aiutarci a fermare la siccità
In un tempo in cui i cambiamenti climatici si fanno sentire con forza e la siccità avanza inesorabile in molte aree del pianeta, c’è chi guarda al passato per trovare soluzioni concrete. Piantare l’acqua piovana non è solo un gesto poetico, ma una vera e propria tecnica di conservazione idrica che affonda le sue radici...
Attraverso piccoli bacini scavati a mano, la tecnica di piantare l’acqua piovana permette di trattenere l’umidità nel suolo, rigenerando la natura e aiutando le comunità locali ad affrontare la siccità causata dai cambiamenti climatici
In un tempo in cui i cambiamenti climatici si fanno sentire con forza e la siccità avanza inesorabile in molte aree del pianeta, c’è chi guarda al passato per trovare soluzioni concrete. Piantare l’acqua piovana non è solo un gesto poetico, ma una vera e propria tecnica di conservazione idrica che affonda le sue radici in pratiche antichissime, capaci oggi di offrire risposte reali alle emergenze ambientali.
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Si tratta di un metodo semplice ma geniale, che consiste nello scavare piccole conche nel terreno per accogliere l’acqua piovana, favorendone l’infiltrazione e la conservazione nel sottosuolo. Una soluzione naturale, economica, accessibile a tutti, che può fare la differenza nelle regioni più colpite dalla desertificazione.
Come si “pianta” l’acqua piovana: conche, bacini e micro-strutture
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