
Guida dopo aver assunto droghe: la circolare per i controlli
Guida dopo l'assunzione di stupefacenti: affinché ci sia reato, occorre provare che la sostanza sia stata assunta in un periodo di tempo prossimo alla guida del veicolo
A quattro mesi dall’entrata in vigore della nuova legge che ha modificato gli elementi costitutivi della fattispecie incriminatrice, disponendo che adesso c’è reato solo per il fatto di essersi messi alla guida dopo aver assunto droghe, senza la necessità di essere in uno stato di alterazione psico-fisica o di mostrarlo, il ministero dell’Interno e il ministero della Salute hanno emanato l’attesa circolare con le procedure di accertamento tossicologico-forense per la verifica della condizione di “drogato”. La procedura, molto dettagliata, contiene un elemento importantissimo che di fatto archivia sul nascere il ‘manifesto salviniano’ ben rappresentato dalla celebre frase “Lucido sì o lucido no, io ti ritiro la patente“, proprio a evidenziare il fatto che basta l’assunzione di stupefacenti per finire nei guai, anche senza nessun sintomo. Secondo la circolare di Viminale e MinSalute, invece, occorre provare che la sostanza stupefacente o psicotropa sia stata assunta in un periodo di tempo prossimo alla guida del veicolo, tale da far presumere che la sostanza produca ancora i suoi effetti nell’organismo durante la guida.
GUIDA DOPO AVER ASSUNTO STUPEFACENTI: IL RISCHIO SANZIONI ANCHE MOLTO
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