
Dagli scaffali di Zara alle discariche del Ghana: il lato oscuro della fast fashion (e dei vestiti che buttiamo)
La fast fashion ha generato un modello di consumo insostenibile: ogni europeo getta in media 11 kg di vestiti all’anno e meno dell’1% viene riciclato. Il settore tessile è tra i più inquinanti al mondo e il Ghana adesso ne sta pagando le più dirette conseguenze
@The Or Foundation
Kantamanto è il nome del più grande mercato di vestiti di seconda mano al mondo. Siamo ad Accra, nel Ghana, e qui gli abiti che non indossiamo più finiscono a tonnellate.
Devastato da un rovinoso incendio prime ore del 2 gennaio scorso, che ha distrutto oltre il 60% dei 70mila metri quadrati e lasciato sul lastrico almeno 8mila venditori direttamente colpiti “dal più grande disastro registrato nei 15 anni di vita del mercato”, come dice la ONG Or Foundation, ora una domanda sorge spontanea: non è questa una responsabilità che per lo meno andrebbe condivisa con la feroce industria della moda?
Leggi anche: Butti via i tuoi pantaloni nei contenitori per gli abiti usati? Ecco dove finiscono davvero
Certo che sì. L’idea iniziale di qualche visionario di fare di Kantamanto
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER