Cos’è questa storia del Governo indiano che ha tassato i popcorn
Ebbene sì, non è una bufala e nemmeno uno scherzo di fine anno: il Governo indiano ha davvero deciso di tassare i popcorn. D’ora in poi, a seconda del tipo di popcorn che si intende acquistare, l’aliquota GST ( un tipo di tassa che viene applicata su beni e servizi in India) varierà. Se vi...
Il Governo indiano ha introdotto una tassa differenziata sui popcorn, con aliquote variabili in base agli ingredienti. La decisione ha suscitato molte polemiche e critiche per la sua complessità
Ebbene sì, non è una bufala e nemmeno uno scherzo di fine anno: il Governo indiano ha davvero deciso di tassare i popcorn. D’ora in poi, a seconda del tipo di popcorn che si intende acquistare, l’aliquota GST ( un tipo di tassa che viene applicata su beni e servizi in India) varierà.
Se vi sembra una decisione bizzarra, sappiate che non siete i soli. La nuova normativa ha infatti suscitato polemiche, discussioni e una pioggia di meme sui social media. Eppure, dietro questa tassa, c’è una logica che il governo giustifica come necessaria per distinguere i vari tipi di snack in base ai loro ingredienti.
Cerchiamo di capirci qualcosa.
A partire dalle ultime modifiche, il Consiglio per l’Imposta sui Beni e i Servizi (GST), presieduto dal Ministro delle Finanze Nirmala Sitharaman, ha stabilito che i popcorn non marchiati, mescolati con sale e spezie, saranno tassati al
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