La bizzarra storia del miele pazzo, l’arma segreta che mise in ginocchio un esercito intero

Da che mondo è mondo, l’umanità ha sempre avuto un debole per gli stati “euforici” e non si mai fatta problemi nello sperimentare i metodi più assurdi che potessero assolvere il compito. C’è chi si è accontentato di leccare rane, chi si è versato vodka negli occhi (sì, succede davvero) e poi c’è chi, più...

Scopriamo il “miele pazzo”, vero e proprio paradosso in vasetto: è dolce, è pericoloso e, soprattutto, è difficile resistergli.

Da che mondo è mondo, l’umanità ha sempre avuto un debole per gli stati “euforici” e non si mai fatta problemi nello sperimentare i metodi più assurdi che potessero assolvere il compito. C’è chi si è accontentato di leccare rane, chi si è versato vodka negli occhi (sì, succede davvero) e poi c’è chi, più sottilmente, ha preferito il dolce inganno del “miele pazzo“, una sostanza dall’apparenza innocente, ma capace di proiettarti in un viaggio psichedelico, se non direttamente in infermeria.

Raccolto da millenni nelle regioni montuose della Turchia, questo miele è passato alla storia come dolcificante dalle proprietà curative, potente droga e persino arma di guerra.

Api, rododendri e veleno: come nasce il miele pazzo

Nei villaggi del Mar Nero, gli apicoltori sanno bene di avere tra le mani qualcosa di raro e insidioso. Qui, le api si rimpinzano del nettare dei rododendri selvatici, in particolare del Rhododendron luteum e del Rhododendron ponticum, un nettare che nasconde


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