Chiquita perde il bollino blu: la verità dietro il simbolo che non protegge né i lavoratori né l’ambiente
Nella sentenza della Corte Ue appena pubblicata i giudici enfatizzano il carattere anonimo del famoso ovale blu: secondo loro non possiede “caratteristiche facilmente e immediatamente memorizzabili”. Ragione per cui lo possiamo trovare su tutta la frutta fresca
Al di là di qualsiasi considerazione etico-ambientale, quel bollino blu è un po’ diventato un’icona, segno distintivo delle banane, che diventa anche rosa quando c’è da fare la campagna sulla consapevolezza del cancro al seno, per esempio. Icona sì, ma non da proteggere.
Secondo una sentenza della Corte Ue, infatti, l’ovale blu non può essere marchio protetto: né la forma (una forma geometrica), né lo schema di colori gli conferiscono un adeguato carattere distintivo.
La Corte di Giustizia dell’Ue ha confermato, insomma, che il marchio depositato da Chiquita Brands non soddisfa i requisiti per la protezione come marchio dell’Unione per la frutta fresca.
E, attenzione, non si parla del marchio con l’aggiunta della nota figura femminile stampata su di esso o del nome dell’azienda, ma dell’ovale blu e giallo sottostante. Il simbolo dell’azienda statunitense era stato registrato presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) per diversi alimenti,
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