È vero che la luce blu dello scroll notturno da cellulare può impedirti di dormire?
Da tempo si discute degli effetti della luce blu emessa dagli schermi dei dispositivi digitali, specie quando vengono utilizzati a tarda sera. Esiste la convinzione diffusa che il riverbero dei nostri smartphone, specie durante lo “scroll” serale prima di addormentarci, possa impedire il sonno o compromettere la qualità del riposo. Ma in che misura questa idea è davvero fondata?
Studi recenti suggeriscono che il problema sia più complesso di quanto si possa immaginare e che non sia sufficiente attribuire la colpa unicamente alla luce blu. Esploriamo la questione.
Luce blu e ritmo circadiano
La luce blu emessa dai dispositivi digitali, così come dalla luce naturale diurna, ha lunghezze d’onda corte che incidono direttamente sui recettori della retina, i quali inviano segnali al cervello influenzando il nostro ritmo circadiano, ovvero l’orologio biologico che regola sonno e veglia. È questa l’area su cui molti scienziati si sono concentrati per comprendere se lo stimolo indotto dagli schermi possa effettivamente disturbare il sonno.
Stuart Peirson, neuroscienziato dell’Università di Oxford, spiega come le cellule fotosensibili nella nostra retina, che captano la luce
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