Carola Rackete la racconta diversamente, ricordando la pronuncia del gip a lei favorevole: “Non potendo più garantire l’incolumità delle persone a bordo, come documentato dai medici, attraccavo al porto di Lampedusa nonostante le indicazioni contrarie della Guardia di Finanza. Durante le operazioni di attracco avveniva una lieve collisione con una motovedetta che si trovava nello stesso molo: una lieve e involontaria collisione, come ho documentato al giudice di Agrigento, dovuta alla complessità della manovra che peraltro conducevo in modo lentissimo proprio per evitare incidenti”.
E qui Rackete affronta la questione della diffamazione: “Da settimane Salvini conduce una campagna diffamatoria nei confronti della ong per cui lavoro, la Sea Watch onlus, avendo più volte affermato che si tratterebbe di ‘un’organizzazione illegale e fuorilegge’, che fa ‘sbarco di immigrati illegali da una nave illegale’, ‘una nave pirata’, ‘fuorilegge’ e che i suoi appartenenti sarebbero ‘complici di scafisti e trafficanti’”. Ma la querela fa anche un’antologia delle affermazioni che sarebbero state rivolte da Salvini a Rackete: “‘Sbruffoncella’, ‘fuorilegge’, ‘delinquente’, autrice di un atto ‘criminale’, responsabile di un tentato omicidio in quanto – dice Rackete – avrei ‘provato ad ammazzare cinque militari italiani’. Infine ‘complice di trafficanti di esseri umani’“. Rackete allega alla querela tutte le immagini e le trascrizioni dei post e dei video di Salvini.
Fin qui la diffamazione. Ma c’è anche, appunto, la querela per istigazione a delinquere: “Le propalazioni di Salvini risultano concretamente idonee a provocare la commissione di nuovi delitti, ingenerando e alimentando – come puntualmente è avvenuto – una spirale massiva e diffusa di violenza, allo stato fortunatamente solo verbale, che si è espressa in migliaia di episodi diffamatori”. Insomma, Rackete pare temere che qualcuno, tra i fan di Salvini, possa passare dalle parole ai fatti. Finora sui social i leoni da tastiera si sono limitati – si fa per dire – alle parole: “Quella donna vacca più che portarli in salvo se li scopava uno per uno”, “quella puttana tedesca”, “zoccola malefica” e altre amenità