<meta property="og:image:width" content="900"/> <meta property="og:image:height" content="504"/> <meta property="og:image:type" content="image/jpeg"/> Virus e cure a casa: Un nuovo protocollo per medici videoterminalisti | La Città News

Virus e cure a casa: Un nuovo protocollo per medici videoterminalisti

Il Ministero della Salute ha aggiornato le linee guida per le cure domiciliari dei pazienti affetti da Covid-19 con la nuova circolare “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da Sars-Cov-2“, pubblicata il 26 aprile e firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.
Tra i punti più importanti del testo, che aggiorna le linee guida emanate a novembre, torna la “vigile attesa (intesa come costante monitoraggio dei parametri vitali e delle condizioni cliniche del paziente)”, ma anche la “misurazione periodica della saturazione dell’ossigeno tramite pulsossimetria” e i “trattamenti sintomatici (ad esempio paracetamolo o Fans in caso di febbre o dolori articolari o muscolari, a meno che non esista chiara controindicazione all’uso)”.
Viene confermato il “no” ai supplementi vitaminici e all’idrossiclorochina, mentre gli antibiotici vanno utilizzati solo in casi particolari. Nelle fasi precoci di malattia, i medici possono indicare l’uso di anticorpi monoclonali e il paziente va mandato ai centri abilitati alla prescrizione.

La circolare (qui potete trovare il testo completo) spiega come trattare a casa i cosiddetti casi lievi, specificando che “per caso lieve si intende presenza di sintomi come febbre (più di 37.5 gradi C), malessere, tosse, faringodinia, congestione nasale, cefalea, mialgie, diarrea, anosmia, disgeusia, in assenza di dispnea, disidratazione, alterazione dello stato di coscienza. In linea generale, per soggetti con queste caratteristiche cliniche non è indicata alcuna terapia al di fuori di una eventuale terapia sintomatica di supporto“.
Questo protocollo, se così si può chiamare, è stato analizzato nella trasmissione Fuori del Coro dal dottor Andrea Mangiagalli, dove ha considerato che, in detto documento, il ruolo del medico di medicina generale viene definito in ottica assolutamente burocratica, in pratica non c’è nulla di clinico.
L’intento è quello di trasformare il ruolo del medico di famiglia in un videoterminalista, cioè uno che inserisce dati e che di medico c’è francamente poco.
Questo è il pasticcio che il Ministero della Salute ha fatto stabilendo nuove regole senza consultare medici di famiglia, che quotidianamente stanno curando, con risultati ottimi, i pazienti malati di covid a casa.

Il gruppo Terapia Domiciliare covid-19 è da un anno che sta cercando di colloquiare con i rappresentanti di governo, tramite l’avvocato Erich Grimaldi, per illustrare i vari successi praticando una terapia precoce ai primi sintomi che possono essere ricondotti al virus, ma purtroppo il tutto è stato ignorato, perché?
Questo se lo stanno chiedendo in tanti, primo fra tutti il citato avvocato Erich Grimaldi, il quale avendo visto vanificare tutti i suoi tentativi di dialogo, in quasi un anno e mezzo, ha organizzato un evento in piazza del popolo a Roma il giorno 8 maggio 2021.

Partendo dal concetto che sulla vita non si può giocare, sarebbe cosa giusta e buona che le persone vengano sensibilizzate a documentarsi ed a reagire contro regole senza senso.

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