“Vaccino per curare gli effetti del vaccino”. Il surreale annuncio

"Vaccino per curare gli effetti del vaccino". Il surreale annuncioilparagone.it

Pubblicato il 10/11/2022 11:28 – Aggiornato il 10/11/2022 11:38

La corsa al vaccino non si ferma, nonostante la paura per il Covid sia ormai alle spalle e tante fiale, acquistate a peso d’oro dai governi, siano ancora oggi bloccate in attesa di una destinazione, con il rischio di finire gettate via dopo la scadenza. La pandemia ha insegnato che un business di questo tipo ha potenzialità quasi illimitate e così la ricerca dell’inoculazione dorata prosegue: ultimo obiettivo è trovare un farmaco contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv), che potrebbe arrivare già nel 2023. Pfizer sta già testando il proprio vaccino sygli over 60 e le donne in gravidenza, con l’obiettivo soprattutto di immunizzare i nascituri. Niente di strano, verrebbe da pensare, anzi. Una bellissima notizia. Accompagnata, però, da non poche polemiche. (Continua a leggere dopo la foto)

L’Rsv è un virus molto diffuso e contagioso, che causa epidemie annuali e stagionali. Nel nostro emisfero circola principalmente da ottobre a marzo e sebbene quasi sempre i sintomi siano in realtà molto lievi, causa ogni anno milioni di ospedalizzazioni. I rischi principali sono per le categorie a rischio come i bambini piccoli e gli anziani, con le complicazioni più gravi che si manifestano solitamente nei primi due anni di vita. Un vaccino potrebbe dunque essere prezioso, ma l’annuncio di Pfizer ha sollevato più di un interrogativo. (Continua a leggere dopo la foto)

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Subito dopo l’annuncio del numero uno Pfizer Albert Bourla, infatti, si sono scatenate feroci accuse contro la casa farmaceutica. Il motivo? Semplice, l’infezione sinciziale

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