Utilizzano droni per esaminare pareti rocciose, scoprono incisioni risalenti a circa 2.000 anni fa
La tecnologia dei droni ha consentito ai ricercatori di mappare antiche opere d’arte rupestre in Venezuela e Colombia, rivelando figure di serpenti giganti e simboli culturali delle civiltà preistoriche.
Le raffigurazioni su roccia scoperte dai ricercatori delle università di Bournemouth (Regno Unito), University College di Londra (Regno Unito) e Universidad de los Andes (Colombia) sono considerate la più ampia collezione di arte rupestre preistorica a livello globale. Queste raffigurazioni, trovate sulle pareti rocciose lungo il tratto superiore e medio del fiume Orinoco in Venezuela e Colombia, includono un’ampia varietà di immagini, come enormi serpenti, figure umane e grandi millepiedi amazzonici. Alcune delle raffigurazioni sono di dimensioni straordinarie, con la più grande che supera i 40 metri. Questa incisione di dimensioni monumentali rappresenta un serpente gigante ed è considerata la più grande incisione su roccia mai registrata. La scoperta di queste incisioni è stata resa possibile grazie alla collaborazione con le guide locali e all’impiego della fotografia aerea tramite droni, che ha consentito di mappare 14 siti con incisioni rupestri di dimensioni monumentali, definite tali per la loro altezza o larghezza
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