“Unità delle istituzioni e mobilitazione dei cittadini per tenere lontane le scorie radioattive dalla Tuscia”
Riceviamo e pubblichiamo da associazioni e biodistretti sul deposito di scorie radioattive
Riprendiamo alcune affermazioni contenute nelle lettere dei candidati presidenti Alessio D’Amato, Donatella Bianchi e Francesco Rocca in merito all’ipotesi di un deposito di scorie radioattive nella Tuscia. Sono dichiarazioni importanti e impegnative. Emerge, infatti, una inequivocabile contrarietà al deposito nucleare nel Viterbese.
Ci interessa sottolineare due aspetti positivi di questo pronunciamento. Da una parte le argomentazioni, che sono quelle che da sempre sostengono i biodistretti e i comitati e le associazioni: ovvero la irriducibile contraddizione fra il sistema Tuscia, fatto di agricoltura, di bellezze naturali, di storia, di turismo, di qualità ecologica della stessa produzione manifatturiera e un deposito di 100mila metri cubi di scorie radioattive, un insediamento industriale che verrebbe a occupare più di 150 ettari stravolgendo completamente una vasta area. Il territorio indicato in base a un’indagine cartolare, fondata su documenti vecchi e non aderenti alla realtà e niente affatto messa in discussione durante in seminario che ha visto protagoniste le ragioni oggettive avanzate da biodistretti, comitati e associazioni.
Dall’altro la convergenza e l’unità delle forze fondamentali che
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER