Una scienziata ha bevuto acqua risalente a 1.6 miliardi di anni scoperta in una grotta: ”Ha un sapore particolare”
Si trovata in una miniera in Ontario, intrappolata dalle rocce, l’acqua più antica mai scoperta. Ad individuarla è stata la geo-chimica Barbara Sherwood Lollar che l’ha datata a 1,6 miliardi di anni. La scienziata aveva visitato per la prima volta la miniera di Kidd Creek nel 1992, ma ha dovuto aspettare ben trentanni per accedere […]
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Si trovata in una miniera in Ontario, intrappolata dalle rocce, l’acqua più antica mai scoperta. Ad individuarla è stata la geo-chimica Barbara Sherwood Lollar che l’ha datata a 1,6 miliardi di anni. La scienziata aveva visitato per la prima volta la miniera di Kidd Creek nel 1992, ma ha dovuto aspettare ben trentanni per accedere ad una sezione sufficientemente profonda per estrarre la salamoia record. Nella spedizione nel 2013, un team di scienziati dell’Università di Toronto aveva già raggiunto la profondità di 2,4 chilometri al di sotto della superficie, in una caverna ricolma di acque fluttuanti, zampillanti dalle fratture nelle rocce. Il forte odore di solfato marcio è stata il primo elemento che ha colpito gli esperti, un segnale evidente della presenza di vita microbica.
Ma la vera sorpresa è giunta attraverso i risultati dei test di laboratorio per datare il liquido, che hanno consentito di rilevare la presenza di antichissimi gas come l’elio, il neon, l’argon e lo xenon, i cui isotopi decadono a un ritmo prevedibile. Il rinvenimento di microrganismi chemiolitotrofici, in grado di sopravvivere attraverso
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