Un laboratorio di gioielleria preistorica rinvenuto su un’isola del Kuwait. La scoperta clamorosa
Failaka, un’isola nel nord del Golfo Persico, abbandonata e segnata dalla guerra del 1990, nasconde sotto le sue sabbie una storia di 4.000 anni. Grazie alla sua posizione strategica, è stata crocevia di civiltà e commerci fin dall’epoca mesopotamica. Oggi, squadre archeologiche internazionali stanno svelando tracce di templi, mercanti e persino pirati, mentre il governo del Kuwait lavora per preservare questo patrimonio storico unico, trasformando Failaka in un centro di ricerca e memoria culturale.
Un laboratorio di gioielleria preistorica rinvenuto su un’isola del Kuwait. La scoperta clamorosa – Scienze Notizie
Tra le aride distese desertiche del Kuwait e le acque settentrionali del Golfo Persico, l’isola di Failaka sembra oggi un luogo abbandonato al tempo. Ad abitarla, per lo più, sono cammelli, e il suo unico villaggio è un ammasso di rovine segnato dai proiettili e dai colpi di carro armato, memoria vivida della guerra del Golfo del 1990. Eppure, sotto questa superficie desolata, si nasconde una storia millenaria che archeologi da tutto il mondo stanno riportando alla luce.
Con uno sguardo attento, Failaka emerge come un crocevia strategico e culturale di straordinaria importanza, dove si intrecciano le tracce delle prime civiltà mesopotamiche, dei commerci lungo il Golfo, e delle trasformazioni religiose e politiche che hanno attraversato i secoli.
Un passato plasmato dalla geografia
Il segreto della ricchezza storica di Failaka risiede nella sua posizione unica, a circa 100 chilometri dal punto in cui il Tigri e l’Eufrate si gettano nel Golfo Persico. Fin dall’epoca
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