
Trovata una mummia con una lingua d’oro: il mistero che riscrive l’Antico Egitto
Gli archeologi impegnati negli scavi di Al-Bahansa, nel cuore dell’Egitto, hanno riportato alla luce un ritrovamento che ha immediatamente catturato l’attenzione della comunità scientifica internazionale: tredici lingue d’oro e numerosi chiodi dorati inseriti nelle sepolture risalenti al periodo greco-romano. Il sito, avvolto per secoli dalla sabbia e dal silenzio, ha restituito mummie, sarcofagi e frammenti...
Una scoperta archeologica che svela nuovi dettagli sulle antiche pratiche funerarie egiziane, riportando alla luce mummie ornate da lingue d’oro e rarissimi chiodi dorati, custoditi da oltre duemila anni
26 Novembre 2025

©Ministry of Tourism and Antiquities
Gli archeologi impegnati negli scavi di Al-Bahansa, nel cuore dell’Egitto, hanno riportato alla luce un ritrovamento che ha immediatamente catturato l’attenzione della comunità scientifica internazionale: tredici lingue d’oro e numerosi chiodi dorati inseriti nelle sepolture risalenti al periodo greco-romano. Il sito, avvolto per secoli dalla sabbia e dal silenzio, ha restituito mummie, sarcofagi e frammenti preziosi, aprendo uno spiraglio concreto sulla complessità delle credenze funerarie dell’epoca.
Perché gli Egizi ricorrevano all’oro per accompagnare i defunti nell’aldilà
Per gli antichi Egizi, l’oro non era soltanto un metallo prezioso: era la sostanza immortale degli dèi, la materia incorruttibile associata direttamente alla loro natura divina.
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