Tra cultura e politica, dalle scuole parte la sfida del Mare Nostrum: “Navigare necesse”
“Oggi più che mai navigare necesse” – ha scritto Marco Valle a chiusura del suo libro “Patria senza mare”: un richiamo alla Tradizione ed insieme una sfida per l’oggi e il domani, passando per una puntuale ricostruzione della nostra Storia marittima, dalle Repubbliche marinare – con in testa Venezia e Genova – alle visioni geopolitiche di Camillo Benso di Cavour, dal navalismo letterario di Salgari e d’Annunzio alla modernizzazione, con l’interventismo pubblico, del Ventennio, dai due grandi conflitti del Novecento alla ricostruzione postbellica, con le parabole parallele dei Costa e di Achille Lauro.
Navigare necesse, l’analisi di Valle
Al fondo della puntuale analisi di Valle la consapevolezza che il Mediterraneo rimane per l’Italia un’occasione, una prospettiva forte, nella misura in cui se vogliamo restare una “media potenza a vocazione globale” soltanto sul mare e attraverso il mare possiamo rilanciare una proiezione d’influenza geopolitica autonoma. Su questo processo insistono diversi fattori, insieme culturali, politici ed economici. Occorre – ad informare questa azione – soprattutto la rinnovata consapevolezza di una Storia e di un ruolo strategico dell’Italia. A partire dalle giovani generazioni, di chi di questa sfida,
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