Terremoto di magnitudo 6 in Pakistan durante la notte: 20 morti e 300 feriti

Continua ad aumentare il bilancio delle vittime causate dalla scossa di terremoto di magnitudo 6 registrata durante la notte nella provincia del Belucistan, in Pakistan. Sarebbero almeno 20 i morti e 300 le persone rimaste ferite nei crolli. Harnai è la più colpita: qui sono morte almeno 15 persone. Circa 100 i feriti.
Il bilancio delle vittime causate da una forte scossa di terremoto  di magnitudo 6 registrata nel Pakistan centrale durante la notte (2.31 ora locale) è già salito ad almeno 20 morti e 300 feriti. Il sisma ha il suo epicentro 15 km da Harnai, capitale dell’omonimo distretto nella provincia del Belucistan. Qui sono morte almeno 15 persone e più di 100 sono rimaste ferite secondo l’Autorità provinciale per la gestione dei disastri. Tra le vittime, secondo quanto riferisce Suhail Anwar Hashmi, vicecommissario del distretto di Harnai, vi sono almeno sei bambini. Circa 70 case con muri di fango nei quartieri più poveri sono crollate. Il terremoto ha scosso anche i distretti di Quetta, Pishin, Ziarat, Chaman e Sibi. Nella provincia del Belucistan è stato dichiarato lo stato di emergenza.
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Sono iniziate durante la notte le operazioni per soccorrere coloro che sono sotto le macerie. Sono ancora moltissimi, infatti, i civili ancora sepolti sotto le rovine degli edifici crollati. Diversi ospedali improvvisati sono stati messi in piedi per fornire la prima assistenza ai feriti. Non sono stati resi ancora noti, invece, i dati sui dispersi. Sono moltissime le abitazioni crollate, soprattutto nei quartieri più poveri di Harnai. Intere abitazioni in fango e in pietra sono andate completamente distrutte. Secondo le prime informazioni fornite dalla stampa locale, la maggior parte delle vittime sono donne e bambini. Moltissimi anche gli sfollati rimasti senza abitazione.
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La scossa di magnitudo 6 ha fatto saltare la rete elettrica in tutta la regione, ostacolando così il lavoro dei soccorritori e del personale sanitario intervenuto sul posto. Rese ancora più difficili le operazioni salvavita negli ospedali dove sono stati ricoverati molti dei feriti estratti dalle macerie e salvati dai soccorsi.
Fonte: Fanpage.it

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