Lettera all’ambasciata: guerra alla Russia? Non in mio nome
In questi giorni così drammatici, desidero esprimere la mia più profonda vicinanza alla Russia, come nazione, come comunità umana e come sistema sociale e culturale.
In questi giorni così drammatici, desidero esprimere la mia più profonda vicinanza alla Russia, come nazione, come comunità umana e come sistema sociale e culturale.
Continua il pressing del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui governi europei per continuare a supportare il suo Paese sotto attacco della Russia.
Usa e Gran Bretagna hanno già vinto, la sconfitta è dell’Europa che sarà sempre più povera.
Chi ci guadagna, nel trascinare verso terreni ignoti una crisi come quella ucraina? Posso dire chi ci perde: innanzitutto il popolo ucraino, sacrificato per coprire gli interessi di una élite che ha come unico obiettivo quello di accerchiare Putin, buttarlo fuori dai…
Il falso è che la guerra sia cominciata con l’invasione russa dell’Ucraina. Questo in realtà è un atto nemmeno finale di una guerra tra Russia e Ucraina cominciata nel 2014 con l’insurrezione delle provincie del Donbass poi dichiaratesi indipendenti.
Tutti a parlare di Russia e Ucraina, naturalmente: senza mai ricordare, però, che l’Occidente “democratico” ha sempre disatteso gli accordi con Mosca, cioè essenzialmente la promessa di non estendere la Nato verso Est.
Il lato oscuro delle misure imposte alla Russia dalla Comunità internazionale.
Armamenti, energia, finanza. Sono queste tre oligarchie a controllare gli Usa, determinando la loro politica: che oggi schiaccia l’Europa sotto il peso delle sanzioni imposte alla Russia, provocata per anni fino all’esplosione della resa di conti con il regime anti-russo di Kiev, imbottito di…
Secondo me, i russi si sono resi conto del fatto che gli occidentali – guerra o non guerra – avrebbero comunque imposto sanzioni molto pesanti. E così, hanno deciso di togliere anche l’ultimo paletto che sorreggeva la narrazione dell’Occidente, ora chiamato da Putin “l’impero…
Il Movimento europeo condanna l’invasione dell’Ucraina e chiede un vertice per lavorare ancora sulla sospensione di qualunque azione militare, con l’obiettivo di sottoscrivere un trattato internazionale fra tutti gli attori coinvolti nel continente.