Strage di Casteldaccia, nel contratto gli operai non dovevano scendere. L’indagine per omicidio colposo: l’ipotesi della paratia da non aprire
Non sarebbero dovuti scendere all’interno della stazione di sollevamento i cinque operai morti ieri, lunedì 6 maggio, a Casteldaccia, in provincia di Palermo, durante la manutenzione della rete fognaria. Il contratto di appalto stipulato con Amap, la municipalizzata che aveva affidato i lavori alla Quadrifoglio group, prevedeva che l’aspirazione dei liquami avvenisse dalla superficie attraverso un autospurgo e che il personale non scendesse sotto terra. Se confermata, questa ricostruzione spiegherebbe perché nessuna delle vittime indossava la mascherina né aveva il gas alert, un apparecchio che misura la concentrazione dell’idrogeno solforato, lo stesso gas che ha ucciso i cinque operai. Non è chiaro dunque perché i cinque siano scesi all’interno della stazione di sollevamento, così come non è chiaro cosa sia
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