Stop alle importazioni in Ue di carne, cioccolata e mobili che causano la deforestazione

Raggiunto un accordo tra Consiglio e Parlamento: controlli sul 9% delle aziende che operano in Paesi ad altro rischio, ma...

L’Unione europea chiude la porta alle importazioni dai Paesi terzi di diversi prodotto che sono alla base della deforestazione del pianeta, anche se alcune possibili scappatoie per le aziende e una portata ritenuta da alcuni limitata del provvedimento, potrebbero indebolire l’intervento legislativo. Consiglio Ue e Parlamento europeo hanno siglato un accordo provvisorio per ridurre al minimo il rischio per i cittadini europei di inserire nel carrello della spesa prodotti importati e connessi a disboscamento e al “degrado forestale”. Manca ancora l’adozione formale da parte di entrambe le istituzioni, ma i giochi sembrano fatti dopo poco più di un anno dalla proposta formulata dalla Commissione europea e a pochi mesi dalle modifiche approvate a Strasburgo. La soddisfazione è diffusa sia a livello istituzionale che dal lato delle organizzazioni ambientaliste che hanno promosso questa svolta, ma restano punti da chiarire rispetto ad un meccanismo che copre solo determinati prodotti e che prevede controlli limitati, affidandosi in primis all’autoregolamentazione da parte delle aziende interessate.

Agricoltura in espansione

Dietro la deforestazione galoppante in Paesi come il Brasile e l’Indonesia c’è il medesimo problema: l’estensione dei terreni agricoli


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