Roma, il liceo senza voti: «Lavori di gruppo e pochi compiti, così aiutiamo i ragazzi a crescere»
Roma, il liceo senza voti: «Lavori di gruppo e pochi compiti, così aiutiamo i ragazzi a crescere»corriere.it
di Valentina Santarpia
Al Morgagni la sperimentazione partita sette anni fa con una classe, ora è allargata a un’intera sezione. Il prof: «Sviluppano meno ansia e stress». La mamma: «Aiuta la socialità». I ragazzi: «Ci prendevano in giro, ora si sono ricreduti». La Sapienza li studia
La «scintilla» gli è scattata quando ha programmato una visita al museo della Scienza: «I ragazzi erano entusiasti, non vedevano l’ora. Ma quando ho spiegato loro che al ritorno avrebbero dovuto portarmi una relazione, una studentessa è sbottata: “Ecco, tutto rovinato, e pensare che lo sognavo da mesi”. Sono rimasto stupito: poi ho capito che proponendogli un report, avrei rovinato un’esperienza, che non l’avrebbero più vissuta con gli occhi della curiosità e dell’entusiasmo». Così Enzo Arte, prof di matematica e fisica, ha iniziato a elaborare nella sua testa l’idea di una scuola senza valutazione, senza giudizio, ecco: il liceo senza voti. Che al Morgagni di Roma è ormai realtà da sette anni. In un’epoca in cui il merito, il giudizio, il valore, sono oggetto di dibattito anche politico, qui il paradigma si