Riforme giudiziarie in cambio dell’accesso ai fondi europei. Il piano di Orban

L’Ungheria ha proposto di attuare una serie di riforme giudiziarie nel tentativo di sbloccare €5,8 miliardi di sovvenzioni europee del Recovery fund, riferisce Politico. Le relazioni tra Budapest e Bruxelles sono tese da sempre, soprattutto con l’istrionico primo ministro Viktor Orban, ma quest’anno in particolare ha visto un deterioramento senza precedenti. Oltre al solito discorso […]

L’Ungheria ha proposto di attuare una serie di riforme giudiziarie nel tentativo di sbloccare €5,8 miliardi di sovvenzioni europee del Recovery fund, riferisce Politico.

Le relazioni tra Budapest e Bruxelles sono tese da sempre, soprattutto con l’istrionico primo ministro Viktor Orban, ma quest’anno in particolare ha visto un deterioramento senza precedenti. Oltre al solito discorso sulla carenza dello stato di diritto e della separazione dei poteri tipica di uno stato democratico, si aggiunge che negli ultimi mesi l’Ungheria si è opposta alle sanzioni contro la Russia, non ha appoggiato il pacchetto di aiuti all’Ucraina, e ha posto il veto sulla proposta di una tassazione minima per le multinazionali, spingendo le istituzioni europee a trattenere fondi equivalenti all’8.5 per cento del Pil nazionale.

Ora sembrerebbe che le due parti stiano per raggiungere un accordo: l’erogazione dei fondi in cambio dell’indipendenza giudiziaria. L’approvazione dovrà passare sia dalla Commissione sia dal Consiglio Europeo prima della fine dell’anno, altrimenti Budapest rischierà di perdere il 70 per cento delle sovvenzioni.

I negoziati tra Budapest e Bruxelles seguono due filoni diversi. Uno


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