Recensione TV OLED Panasonic TX-55LZ2000: chi ha paura del QD-OLED?

Panasonic, dopo la fine del periodo d’oro dell’home theater, è riuscita nel tempo a costruirsi una sua nicchia di mercato come alfiere della qualità video. Ogni anno, gli appassionati europei attendono l’arrivo della nuova line up di TV Panasonic e in particolare del nuovo top di gamma, la serie xZ2000, che negli ultimi anni ha guidato l’evoluzione delle prestazioni della tecnologia OLED. Panasonic è stata la prima azienda a customizzare in modo importante i pannelli di LG Display, ma il nuovo LZ2000 arriva in un mercato dei TV che ha visto quest’anno il debutto della nuova tecnologia QD-OLED di Samsung Display, adottata da Sony per il suo nuovo top di gamma e da Samsung Electronics per il suo primo televisore OLED da dieci anni a questa parte. Improvvisamente, Panasonic non è più da sola là in cima, ma deve guardarsi dal nuovo che avanza. Lo fa per ora con la scelta di adottare i pannelli più recenti di LG Display, quegli OLED EX arricchiti con deuterio, elemento che consente di migliorare la stabilità dei materiali utilizzati nello strato emissivo del pannello e in definitiva di aumentare del 30% l’efficienza luminosa. In più, proprio sul top di gamma, Panasonic mette di nuovo mano al sistema audio integrato, sostituendo gli speaker principali con diffusori di tipo array con tecnologia beamforming. Tutto il resto cambia poco o nulla, a cominciare dal design e dalla piattaforma software. Scopriamo allora nel dettaglio il nuovo TX-55LZ2000, il modello da 55 pollici in arrivo nei negozi a settembre, compreso un confronto con la nuova tecnologia da battere, quel QD-OLED di cui tanto si parla.

Design immutabile

Lo scorso anno scrivevamo: “Esteticamente il TV JZ2000 è essenzialmente identico ai modelli che si sono succeduti negli ultimi anni. Un design classico e inconfutabilmente… Panasonic”. Potete tranquillamente

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