
Radar ad apertura sintetica: come funziona la tecnologia SAR
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Il radar ad apertura sintetica, noto come SAR (Synthetic Aperture Radar), è tra le tecnologie di telerilevamento più avanzate e versatili oggi disponibili. Impiegato in settori come il monitoraggio ambientale e la sorveglianza militare, il SAR si distingue per la capacità di creare immagini ad alta risoluzione della superficie terrestre, indipendentemente da condizioni atmosferiche o luce solare.
Ma cosa rende il radar ad apertura sintetica così speciale? Questo articolo esplora i principi fondamentali del SAR, il processo di acquisizione dei dati e le sue applicazioni principali in geologia, agricoltura e sorveglianza.
A differenza delle immagini ottiche, che si basano su una raccolta passiva dell’energia solare riflessa (come quelle prodotte dall’Operational Land Imager di Landsat o dal Multispectral Instrument di Sentinel-2), il SAR è un sistema attivo: emette impulsi di energia a microonde e registra l’energia retrodiffusa dopo l’interazione con la Terra.
Questo permette di ottenere immagini che rivelano dettagli su strutture fisiche come montagne, foreste o ghiaccio marino, e su condizioni come l’umidità del suolo.
Tra gli esempi pratici del suo utilizzo troviamo
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