
Questo cranio di 1700 anni è la prima prova di un orso gladiatore nell’Impero romano
Non era un gladiatore qualunque. Non impugnava una spada, non indossava un elmo. Era un orso. Un orso bruno, catturato nei boschi dei Balcani e costretto a combattere per il divertimento del pubblico romano. Ora, un teschio scoperto in Serbia ci restituisce la sua voce silenziosa e ci mostra cosa significava davvero essere parte dello...
In Serbia è stato trovato il cranio di un orso bruno vittima dei giochi romani: una scoperta che conferma come la crudeltà dell’arena coinvolgesse anche gli animali, tra prigionia, ferite e combattimenti per il divertimento del pubblico
10 Settembre 2025
@Wikimedia Commons – ©Antiquity
Non era un gladiatore qualunque. Non impugnava una spada, non indossava un elmo. Era un orso. Un orso bruno, catturato nei boschi dei Balcani e costretto a combattere per il divertimento del pubblico romano. Ora, un teschio scoperto in Serbia ci restituisce la sua voce silenziosa e ci mostra cosa significava davvero essere parte dello spettacolo nell’Impero romano.
Il reperto, ritrovato nel 2016 vicino all’anfiteatro di Viminacium, antica città romana lungo il Danubio, risale a circa 1.700 anni fa. Apparteneva a un orso maschio di circa sei anni. E quello che racconta è agghiacciante: ossa fratturate, denti consumati, infezioni ossee. Tutti segni compatibili con una lunga prigionia e con combattimenti violenti.
Nemanja Marković, archeologo
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