
Perché la morte di un’artista ci ferisce così profondamente anche se non lo abbiamo mai incontrato?
La morte di Ornella Vanoni, avvenuta il 21 novembre 2025, ha scosso l’Italia con una tenerezza quasi unanime. Negli ultimi anni l’artista era diventata la versione più autentica di sé: fragile, luminosa, a tratti ironica, libera da ogni sovrastruttura. Si mostrava come pochi sanno fare, con un’umanità che aveva rimesso in dialogo generazioni diverse. Per...
Il dolore collettivo per la morte di Ornella Vanoni e l’ondata emotiva riaccesa dalla recente scomparsa di Peppe Vessicchio: perché queste perdite ci toccano così profondamente
24 Novembre 2025

@Wikimedia Commons – Instagram @ornellavanoniofficialpage – remix ©GreenMe
La morte di Ornella Vanoni, avvenuta il 21 novembre 2025, ha scosso l’Italia con una tenerezza quasi unanime. Negli ultimi anni l’artista era diventata la versione più autentica di sé: fragile, luminosa, a tratti ironica, libera da ogni sovrastruttura. Si mostrava come pochi sanno fare, con un’umanità che aveva rimesso in dialogo generazioni diverse. Per questo la sua scomparsa ha lasciato un vuoto che somiglia a una ferita collettiva.
Il colpo emotivo è arrivato in un mese già pesante: solo due settimane prima, l’8 novembre 2025, era venuto a mancare Peppe Vessicchio, figura amatissima
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