Organoidi fetali: una nuova frontiera nella medicina rigenerativa prenatale
Gli scienziati creano organoidi da cellule fetali per studiare e trattare malformazioni congenite, aprendo nuove prospettive in medicina rigenerativa prenatale.
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Gli scienziati creano organoidi da cellule fetali per studiare e trattare malformazioni congenite, aprendo nuove prospettive in medicina rigenerativa prenatale.
I feti rilasciano cellule nel liquido amniotico durante lo sviluppo e queste possono essere raccolte per la ricerca. (Sebastian Kaulitzki/Shutterstock.com)
Per la prima volta, gli scienziati sono riusciti a creare organoidi dalle cellule shed dai feti nell’utero. Questi “mini organi” sono stati coltivati da cellule polmonari, renali e dell’intestino tenue trovate nel liquido amniotico, aprendo la strada a una migliore diagnostica e trattamenti per varie condizioni congenite.
Gli organoidi sono aggregati tridimensionali di cellule che imitano la struttura, la funzione e la complessità biologica degli organi su scala ridotta. Di solito, vengono creati da cellule prelevate da biopsie e riprogrammate in cellule staminali. Finora sono stati coltivati organoidi di diversi tipi di tessuti, come cervello, cuore e persino testicoli, utilizzati per modellare malattie e testare farmaci.
Questo studio segna un passo avanti poiché gli organoidi sono stati coltivati direttamente da cellule prelevate da gravidanze in corso, anziché da interruzioni di gravidanza. Mattia Gerli, co-autore dello studio, ha sottolineato
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